Nucleo per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare

Nucleo per il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare

(35 posti letto – nucleo Mont Blanc)

IL NUCLEO DEI DISTURBI ALIMENTARI ACCOGLIE OSPITI A PARTIRE DAI 16 ANNI.

Codice Nucleo: SRP 1.2 A e 1.2 B – Strutture Residenziali Psichiatriche per trattamenti terapeutico riabilitativi di disturbi del comportamento alimentare per adulti e minori. La struttura è deputata al trattamento di pazienti con DCA (Anoressia, Bulimia, Binge eating e Obesità) dove sia insufficiente o inefficace il trattamento ambulatoriale e accoglie pazienti da tutto il territorio italiano, in 2 nuclei – adulti e minorenni/giovani adulti. I disturbi del comportamento alimentare costituiscono un insieme di sindromi ad etiologia multifattoriale caratterizzate da elementi psicopatologici comuni comprendenti alterazioni affettive, cognitive e comportamentali correlate all’ingestione di cibo e all’immagine corporea. L’offerta assistenziale è contraddistinta dalla messa a punto di percorsi terapeutici individualizzati, legati ai bisogni e alle necessità del singolo. Il Dipartimento di Salute Mentale d’invio propone all’atto dell’ingresso il Piano di Trattamento Individuale (PTI) per l’inserimento in struttura, sulla base del quale viene valutata l’appropriatezza dell’inserimento; l’equipe multidisciplinare coordinata dal Direttore Sanitario provvederà a definire un Piano Terapeutico Riabilitativo Personalizzato (PTRP) in coerenza con il PTI e in accordo con il DSM.

Cosa sono i disturbi del comportamento alimentare?

I disturbi del comportamento alimentare rappresentano patologie complesse che portano all’interessamento di vari organi. Tali patologie si stanno diffondendo rapidamente tra la popolazione degli adolescenti e dei giovani con caratteristiche sempre più gravi tali da mettere a rischio la vita. Le complicanze fisiche sono nell’anoressia conseguenza della restrizione alimentare, nella bulimia  conseguenza di abbuffate alimentari e condotte di eliminazione come vomito autoindotto e abuso di lassativi o diuretici, nell’alimentazione incontrollata le conseguenze fisiche sono legate al peso in eccesso.

Il nucleo della psicopatologia è l’ossessione intensa per il cibo, il peso e le forme corporee in una fase della vita in cui la trasformazione della struttura fisica e psicologica si associa alla ricerca di una identità personale.

Nella struttura una équipe di personale specializzato (psicologi, psichiatri, nutrizionisti, infermieri, dietisti, educatori ecc. in coerenza con la Delibera della Regione VDA n. 328 del 11 marzo 2016) svolge un programma integrato che affronta in maniera intensiva la patologia. Tale struttura può rappresentare o il proseguimento terapeutico in ambiente protetto di una degenza ospedaliera acuta o una alternativa al ricovero stesso. 

L’accesso alla struttura viene stabilito dall’équipe su invio del servizio pubblico territoriale di competenza per residenza del paziente (pur essendo possibili contatti diretti precedenti da parte delle famiglie); gli inserimenti provengono da tutto il territorio nazionale. All’ingresso si effettua una valutazione multidisciplinare: clinica, nutrizionale, dietistica, psicologica e psichiatrica mediante colloquio individuale.
Vengono accolti pazienti sia in regime di alta che di media intensità assistenziale. Il programma terapeutico riabilitativo può essere potenziato in funzione di trattamenti personalizzati. Analogamente possono essere previsti programmi terapeutici con intensità assistenziale inferiore. L’effettiva presenza e 
il lavoro di un’équipe multidisciplinare permette l’accoglienza di pazienti in condizioni psicopatologiche gravi, con indice di massa corporea (BMI) basso la cui presa in carico è spesso rifiutata in altre strutture con la medesima mission.

La riabilitazione dei disturbi del comportamento alimentare si basa su 4 tipologie di intervento:

1.

Riabilitazione della condotta alimentare:

  • terapia nutrizionale
  • educazione alimentare
  • colloqui individuali con il dietista
  • gruppi psico-nutrizionali

2.

Interventi a sostegno della simbolizzazione e modificazione dell’immagine corporea:

  • psicoterapia individuale
  • colloqui psichiatrici
  • gruppo psico-educazionale
  • terapia dello specchio

3.

Interventi a sostegno della socializzazione:

  • laboratori espressivi: narrazione autobiografica; gruppi di letteratura, poesia e fiabe; laboratorio di fotografia; cineforum; attività manuali.
  • Arteterapia
  • sostegno scolastico
  • gruppi discussione
  • passeggiate in valle

4.

Interventi sul contesto:

  • colloqui di sostegno individuali e di gruppo con i genitori
  • lavoro di rete con i servizi del territorio

Gli obiettivi che si intende raggiungere nel trattamento riabilitativo residenziale verso i soggetti con dca sono:

  • Il miglioramento del disagio psicologico con acquisizione di abilità relazionali e di autonomia.
  • Il recupero ponderale e il raggiungimento di un peso stabile
Desideri maggiori informazioni sul Centro DAHU?

Desideri maggiori informazioni sul Centro DAHU?